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CESSIONE CREDITI: ELIMINARE OBBLIGO SOA PER I BONUS ALL’EDILIZIA

Mantenere il meccanismo della cessione del credito per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e per il sismabonus, cancellare l'obbligo SOA per i lavori collegati ai bonus edilizi, ampliare la capienza fiscale delle banche per svuotare i cassetti fiscali delle imprese che rischiano il fallimento. Sono le richieste presentate da CNA nell'ambito dell'audizione in commissione Finanze della Camera per la conversione del decreto legge su misure urgenti in materia di cessione dei crediti.
 Immagine:   La Confederazione auspica lo stralcio della parte relativa alla cessione dei crediti, rinviando ogni decisione sul futuro dei bonus per l'edilizia solo a quando sarà chiarito il criterio da adottare per contabilizzarli nel bilancio dello Stato, mantenendo il meccanismo attuale almeno per gli interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza sismica il cui finanziamento rappresenta per lo Stato un investimento per il futuro. CNA inoltre alla luce delle forti criticità che si stanno riscontrando rinnova la richiesta di eliminare l'obbligo delle attestazioni SOA per le imprese che realizzano avori collegati ai bonus edilizi ovvero di posticiparne l'efficacia a gennaio 2024. La priorità è rispondere all'emergenza provocata dai crediti fiscali che le imprese non riescono a vendere. L'utilizzo degli F24 rappresenta una soluzione praticabile, ma è fondamentale che l'ampliamento della capienza fiscale e la limitazione delle responsabilità delle banche mettano in moto un meccanismo virtuoso che consenta di svuotare i cassetti fiscali delle imprese per ridare loro ossigeno e la capacità di portare a termine i cantieri. Laddove MEF, Agenzia delle Entrate e INPS trovassero le condizioni per procedere, sarà necessario attivare un costante monitoraggio del processo di smaltimento dei crediti incagliati che consenta di verificare l?utilizzo fiscale dei crediti da parte delle banche e l'atteso acquisto di nuovi crediti di imposta dai cassetti delle imprese, suddivisi per tipologia di bonus che li hanno generati e per importo: analogo osservatorio dovrà altresì verificare le condizioni di tasso applicate alle operazioni di acquisto. L'ipotesi di utilizzare gli F24 dovrà impegnare il sistema bancario a destinare la nuova capienza per acquistare i crediti nei cassetti fiscali delle piccole imprese di ogni importo e per tutte le tipologie di bonus e dovrà essere accompagnata da una cabina di monitoraggio sui flussi di crediti che saranno ceduti ed acquisiti dagli intermediari finanziari, nonchè sui tassi che verranno applicati alle nuove operazioni di acquisto. Solo in questo modo potranno essere effettivamente garantiti gli interessi delle piccole e medie imprese e non soltanto quelli delle Banche. Si dovrà inoltre chiarire l'incertezza che il decreto ha causato sui bonus minori, dato che, essendo stato "costruito" sul Superbonus, non dà indicazioni su come gestire gli interventi legati a bonus diversi, basti pensare a tutti quegli interventi che riguardano l'edilizia libera. CNA a tal riguardo ha chiesto che l'autodichiarazione del committente sia condizione sufficiente per certificare la data di inizio lavori e poter utilizzare così la cessione del credito.
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02-03-2023


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